Restauro Fontana Piazza Vescovado
PROGETTO "RIVALUTARE BRESCIA"
La Fontana del Vescovado, costruita prima del 1750 perché riprodotta nell'incisione di F. Battaglioti e F. Zucchi pubblicata dal Sambuca, ha subito poi diversi rimaneggiamenti ed è possibile desumerlo proprio dall'incisione che mette in evidenza come ai lati della fontana ci fossero due vasche rettangolari, rispettivamente un abbeveratoio e un lavatoio pubblico.
La collocazione attuale, che la vede protetta dai tigli, costituisce con la cancellata eretta nel 1737 da G. B. Marchetti per l'Episcopio un angolo pittoresco della città. Un particolare interessante riguarda la sua esatta collocazione: è infatti perfettamente allineata, con un notevole effetto prospettico, alla fontana che si trova sotto il portico dell'ala settentrionale del Vescovado (oggi biblioteca civica).
La fontana è in Botticino, materiale caratterizzato naturalmente da fessurazioni. La vasca presentava fratture che erano state stuccate con malta, degradata sia dalle acque meteoriche sia da perdite dalla vasca che permettevano la fuoriuscita di acqua. Le discontinuità del marmo ha permesso una rapida riformazione di colonizzazione biologica, in particolare di alghe, favorita dall'utilizzo di acqua di acquedotto, senza alcun controllo o filtro, per alimentare la fontana. La tonalità del Botticino, in genere bianca, appariva giallastra.
Dopo il prosciugamento della fontana si è proceduto al trattamento biocida; residui della patina algale sono stati poi eliminati per spazzolatura e la superficie è stata accuratamente sciacquata con acqua deionizzata. Fondamentale è stata la rimozione del deposito di carbonato di calcio al di sotto di quello biologico perché avrebbe favorito una rapida ripresa della crescita di alghe non appena fosse immessa nuovamente acqua. Tutte le superfici lapidee sono state poi accuratamente sciacquate con acqua deionizzata per eliminare depositi di polvere e i residui degli impacchi di pulitura.
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