Gauguin-Van Gogh. L'avventura del colore nuovo
MUSEO SANTA GIULIA - BRESCIA
a cura di M. Goldin
Non facile trovare, in Italia, nella storia espositiva degli ultimi decenni, una mostra che abbia in sé, come questa, i segni di una grandezza così spiccata sia per i due nomi che la illustrano sia per le opere che vi sono convocate. Gauguin e Van Gogh, certo assieme a Cézanne e Monet, i padri di tanta pittura del XX secolo.
Pittori raccontati in due vere e proprie mostre monografiche, però parallele, per illustrare l’evoluzione dei rispettivi percorsi e i punti di tangenza che sono diventati contatto diretto nei due mesi di Arles alla fine del 1888. Grande importanza viene data, per Gauguin, al suo tempo tahitiano, così come, per Van Gogh, grande rilievo ha il tempo trascorso ad Arles e Saint-Rémy, dove si cementa definitivamente la sua strabiliante adesione a un colore nuovo.
La mostra si compone di circa 100 dipinti. Gauguin e Van Gogh rappresentano, con palese evidenza, un riferimento fondamentale nella percezione e nella esaltazione del colore, tanto che le loro sofferte ricerche sono state a lungo utilizzate da molta pittura del XX secolo. Ma la mostra non intende concentrarsi solo sui due mesi di convivenza sofferta di Gauguin e Van Gogh ad Arles, quanto piuttosto ricostruire l’intera vicenda, biografica e pittorica, dei due artisti, indicando il senso del loro procedere dalle prime prove fino alle ultime. Credendo opportuno far conoscere al pubblico lo sviluppo completo della loro opera, sia attraverso il confronto sia nella distanza che ha separato queste due vite.
Pari dignità hanno le pitture olandesi di Van Gogh rispetto a quelle di Arles, di Saint-Rémy e Auvers, proprio per verificare, passo dopo passo, l’intensità del colore che si modifica. E nello stesso modo Gauguin, raccontato attraverso il suo celebre periodo trascorso al di là dell’oceano, ma anche nelle atmosfere parigine, in quelle bretoni, in quelle provenzali. Tutto nella mostra per tracciare il senso di una lunga storia che in così larga misura ha modificato il corso della pittura contemporanea.
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